È la parte non-materiale delle azioni, ed è la causa del destino degli esseri viventi.
La legge del karma, principio ben noto e tenuto in alta considerazione nella civiltà orientale, ma spesso frainteso da quella occidentale, è una legge naturale in grado di spiegare le infinite differenze fra la personalità e il destino degli esseri umani. Partiamo da una considerazione di carattere fisico: secondo la terza la terza legge di Newton, ogni evento fenomenico ha una sua causa e produce degli effetti. Le dottrine spirituali ed esoteriche, e in modo particolare i Veda, allargano questa concezione anche alla vita morale e spirituale dell’uomo.
La parole sanscrita karman deriva dalla radice verbale kri , il “fare”, e indica percio’ le “azioni” e i loro effetti in questa o in altre vite. Nell’induismo e poi nel buddismo, dunque, il karma è la legge di causa-effetto che regola la vita di tutto cio’ che è manifesto nell’universo, vincolando le anime al samsara ( dal sanscrito ” pellegrinaggio”, “percorso” ), ovvero il ciclo di morte e rinascita ( reincarnazione ) che viene spesso raffigurato visivamente come una ruota
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