kasha raffin fierek

venerdì 11 gennaio 2013

GRAZIE DI ESSERCI - ANNA .

La conosco poco ma è come se fosse da sempre.





Le stesse speranze, gli stessi sogni, le stesse
paure... è come guardarsi ad uno specchio e vedere riflessa quella parte di Te che non vedevi più da anni.
Le mie mani hanno appoggiato le dita sulla
parete liscia dello specchio ed il viaggio alla scoperta di un altro sé è cominciata.
All'inizio era titubante e diffidente, proprio
come me, che non sapevo dove mi avrebbe portato quel viaggio quasi inaspettato...
La incitavo a provare ad approfondire un'amicizia che spaventava anche me,
perché a volte può far davvero paura legare un rapporto così stretto conqualcuno, c'è sempre il rischio di fraintendersi e di venire feriti...
ma abbiamo rischiato, entrambe.
Sapevamo che quel legame, se fosse nato,
sarebbe stato stretto, perché avevamo puntato troppo
per evitare che lo fosse e
troppo per non provare a vedere se la nostra intuizione di
essere nate per essere amiche l'una dell'altra
e per cambiarci un po' a vicenda la vita, fosse esatta...
Ed ora che riusciamo a parlare quasi di tutto
con una familiarità sorprendente, ora che ci cerchiamo di continuo, ora che so
che la mia fiducia non potrebbe essere meglio riposta,
non posso che benedire
il giorno in cui abbiamo accettato entrambe
di valicare quella soglia così
sottile e delicata che si pone fra due persone
quando vogliono trasformare il
loro rapporto da un occasionale "conoscersi"
ad un più profondo "essere amici ".
In realtà so che la rugiada è ancora fresca sul
fiore della nostra amicizia, ma non dispero
certo per questo, perché so che
nessuna pioggia primaverile potrà lavare via
ciò che siamo l'una per l'altra.
Ed è per questo che ora sono felice, perché
riscopro la bellezza di credere davvero nella lealtà
delle persone e nel fatto
che siamo tutti diversi, ma che le nostre affinità
possono unirci e renderci
partecipi delle vite di chi ci circonda.
Il sole splende pallido, ma ce la mette tutta
per brillare e l'aria è dolce: sento la stessa frenetica
contentezza di quando
da bambina correvo a più non posso per il semplice
gusto di sentire l'eternità
sbattermi contro il sorriso colmo di felicità!

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