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lunedì 16 aprile 2012

Località da non perdere




Località da non perdere
La scalata del Monte Fuji, la cima più alta del Paese, meta mistica da sfidare nelle prime ore dal mattino; da luglio ad agosto quando la montagna non è innevata e i rifugi aperti. Un bagno termale in una calda sorgente (onsen); una delle più famose è a Kusatsu Onsen, a 150 km da Tokyo. Visita ai templi di Kyoto, antica capitale e centro culturale; lo spettacolare Kinkaku-ji (Padiglione Dorato) ricoperto di lamine d’oro riflesse nel lago. Le passeggiate tra i ciliegi del cammino del Filosofo e nel Palazzo Imperiale; tappa al Museo della Bomba Atomica di Hiroshima. Se affascina il mondo dei Ninja, esiste il Museo a Osaka celebrativo del periodo feudale!
Gion, quartiere storico di Kyoto, è il distretto delle geishe più esclusivo, il miglior posto per vedere spettacoli e intrattenimenti della misteriosa figura che ha dovuto superare cinque difficili anni di allenamenti per ricoprire tale ruolo. Vivono in case da tè in legno immerse in viuzze inerpicate; per incontrare ed essere serviti da una geisha è consigliabile prenotare un pacchetto presso un’agenzia. Passeggiando lungo Hanamikoji Street in prima serata è possibile vederle e scattare foto con il tradizionale kimono.


L’estetica del sapore
La tavola giapponese appartiene a un universo estetico fatto di geometrie variabili, rituali e ingredienti selezionati che esaltano il simbolismo.”Mangiare con gli occhi” per soddisfare palato e vista. Alimento base il riso di cui non si spreca nulla; si distilla il sake, la bevanda nazionale, con le foglie si realizzano oggetti di uso quotidiano, le spighe diventano paglia per i tatami e i tetti, da vari residui si ricava carta. Il pesce si sposa tutto, crudo e raffinato diventa sushi o sashimi accompagnato da salsa di soia o wasabi (rafano verde). Diffuso anche il consumo di carne, pollo, carne bovina e di maiale in frittura (tempura) o in agrodolce.
I tradizionali cakes Wagashi si possono definire autentici preziosi per la loro rara bellezza e i sapori creativi. Sono realizzati con semplici materie prime: farina di riso o grano, fagioli rossi di azuki, alghe gelatinose di agar-agar e zucchero, frutti freschi e noci. Sono ipocalorici, ricchi di fibre, proteine e vitamine, aminoacidi e sali minerali. Due le categorie; i kanagashi (dolci morbidi) e gli higashi (dolci secchi a lunga conservazione).
“Bere il tè per coltivare la vita” scrisse il monaco buddista zen Eisai. All’inizio del XIII secolo intraprese un viaggio spiegando le proprietà depurative del tè, giunto sull’isola nella prima metà del VI secolo. Oggi la sua diffusione è universale e incorpora la cultura giapponese, dove l’atto di preparare e bere il tè ha acquisito senso estetico, artistico e filosofico. Si usa il tipico matcha, una polvere fine di colore verde scuro, dal gusto forte e amaro. Elementi essenziali di cerimonia: casa del tè, sala per il tè, stanza di preparazione, d’attesa e sentiero che attraversa un giardino. Principali utensili: ciotola per il tè (chawan), contenitore (chaire), frullino di bambù (chasen) e mestolo di bambù (chashaku).
Oasi di vita
Colori vividi, fresca brezza di acqua, terra e piante, fiori o sempreverdi; i giardini (nella foto) sono sinonimo di pace e meditazione. L’arte ha una storia secolare tale da rappresentare l’archetipo dell’Eden; anche al centro di città caotiche c’è spazio per ritrovare se stessi, nel panorama di un Paese la cui superficie è coperta per il 67% da foreste. A Tokyo si trovano il splendido Rikugien, che consiste in 88 scene tratte da poemi famosi, e uno dei più famosi della città antica, il Koishikawa Korakuen; o il parco Hama Rikyu lungo la baia. Kyoto ospita il più bel giardino del Giappone, il Kenrokuen che esibisce laghetti, stagni, cascate, ponti, casa del tè…


Notizie e consigli utili
Documenti: passaporto valido; visto non necessario fino a un periodo di tre mesi per scopi turistici, di studio e affari.
Fuso orario: 8 ore in meno rispetto all’Italia (7 con l’ora legale).
Clima: continentale; sull’isola meridionale di Kyushu subtropicale, sull’isola settentrionale di Hokkaido rigido. Mai inferiore a 5°C. Stagione migliore: primavera e autunno, da marzo a giugno, o settembre.
Moneta: yen giapponese
Lingua: giapponese
Vaccinazioni: non richieste
Acquisti: negozi aperti dalle 10 alle 18 anche nelle festività; grandi magazzini sei giorni su sette.
Mance: non sono mai attese.
Trasporti: ferrovie sviluppate per 26mila km con treni veloci; Honshu è l’isola meglio servita, traghetti e tunnel sottomarini assicurano il collegamento nell’intero arcipelago. Giganteschi scali marittimi.
Elettricità: munirsi di trasformatore e adattatore per la presa corrente, gli elettrodomestici hanno la spina diversa da quella italiana.
Comportamento: Togliersi le scarpe prima di entrare in ristoranti, alberghi, scuole, camerini dei negozi è consuetudine obbligatoria; sono spesso a disposizione ciabatte di plastica.

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