kasha raffin fierek

martedì 17 aprile 2012

questa patologia mi fa' paura!!!!!!!!!!!!!!!




Se c’è un esempio potente di come la mente umana sia in grado di modificare e agire sul corpo questa è la cosiddetta pseudociesi o gravidanza isterica.
Il termine pseudociesi fu coniato da John Mason Good dal greco pseudes (falsa) and kyesis (gravidanza) nel 1923.
E’ una condizione molto rara in cui una donna presenta una serie di sintomi fisici e psicologici che “mimano” una gravidanza che non è in atto.
I sintomi più comuni sono la convinzione pervicace di essere incinta (100%) la sensazione di avvertire movimenti fetali (dal 48 al 75%), cambiamenti morfologici e secretivi del seno (59%), ingrossamento addominale (97%), irregolarità mestruali (98%), galattorrea (56%), aumento di peso (44%) e financo dolori da travaglio e falsi parti (1%).
Quello che manca è la possibilità di auscultare il battito cardiaco del feto, il feto non si vede all’ecografia e ovviamente non si arriva ad alcun parto.
Di gravidanza isterica parlava già Ippocrate nel 300 a.C. e molto nota è la storia sintomatologica di Mary Tudor, regina di Inghilterra.
Un picco di incidenza fu riportato fra il 1890 e il 1910 con 156 casi segnalati nella letteratura inglese, mentre solo 42 casi furoni riportati tra il 1959 e il 1979, oggi si stima un tasso di una gravidanza isterica ogni 22.000 nascite.
L’età media delle donne affette da questo disturbo è di 33 anni sebbene siano stati riportati casi di donne molto giovani (6 anni e mezzo) e molto anziane (79 anni). Più dei due terzi sono sposate e circa un terzo sono state incinta almeno una volta. Le donne vittime di incesto hanno un rischio maggiore di sviluppare gravidanze isteriche così come coloro che hanno una storia di infertilità alle spalle(il 59% di tutti i casi)
Da un punto di vista culturale e geografico la condizione è diminuita drammaticamente in quelle parti del mondo in cui i test di gravidanza sono diventati largamente disponibili, mentre nelle culture che danno molto valore alla gravidanza e che fanno strette associazioni fra fertilità e il valore di una persona hanno ancora un alto tasso di incidenza.
Da un punto di vista causale non c'è un accordo univoco fra gli studiosi anche se sembra plausibile che la gravidanza isterica sia il risultato di un delicato loop a retroazione fra mente e corpo.
Uno stato emotivo iniziale (un desiderio disperato o una paura della gravidanza, si tratta di persone per le quali la gravidanza diventa estremamente rilevante per la propria identità e la propria autostima) indurrebbe un' abnorme secrezione di ormoni come la prolattina, che a loro volta produrrebbero i loro propri effetti fisici e psicologici come il gonfiore addominale e la secrezione di latte ecc. e la sensazione di “maternità”.
Sul New York Times c’è un interessante articol
su questo argomento in cui si descrive un recente caso pubblicato sulla rivista Psychosomatics e trattato dal Dr. Biju Basil, psichiatra alla Drexel University.
La paziente era arrivata a un falso parto nello stesso momento in cui la ragazza di suo figlio stava partorendo. Ha cominciato ad avere dei dolori da travaglio e ha sentito di dare “la spinta finale” esattamente come aveva fatto quando aveva partorito suo figlio. Il Dr. Basil ha ipotizzato che la condizione della donna fosse insorta a seguito di un desiderio profondamente radicato di partecipare più completamente alla nascita del suo primo nipote.
Dal momento che non apprezzava molto la ragazza di suo figlio, non l’avevano mai accolta nella loro casa, e lei voleva “esserci”.
Un altro caso clinico interessante l'ho trovato qui dove si racconta di una ragazza di 30 anni con gravidanza isterica dopo aver subito, con apparente accettazione, una isterectomia due anni prima.
In italiano non c’è molto per approfondire, in lingua inglese un certo imbarazzo della scelta.

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