kasha raffin fierek

giovedì 9 febbraio 2012

lettera.........per la mia amica MARIA FERNANDA ALDERETE




la conosco da poco, ma è come se fosse da sempre.
Le stesse speranze, gli stessi sogni, le stesse paure... è come guardarsi ad uno specchio e vedere riflessa quella parte di Te che non vedevi più da anni.
Le mie mani hanno appoggiato le dita sulla parete liscia dello specchio ed il viaggio alla scoperta di un altro sé è cominciata.

All'inizio era titubante e diffidente, proprio come me, che non sapevo dove mi avrebbe portato quel viaggio quasi inaspettato... La incitavo a provare ad approfondire un'amicizia che spaventava anche me, perché a volte può far davvero paura legare un rapporto così stretto con qualcuno, c'è sempre il rischio di fraintendersi e di venire feriti... ma abbiamo rischiato, entrambe.
Sapevamo che quel legame, se fosse nato, sarebbe stato stretto, perché avevamo puntato troppo per evitare che lo fosse e troppo per non provare a vedere se la nostra intuizione di essere nate per essere amiche l'una dell'altra e per cambiarci un po' a vicenda la vita, fosse esatta...




Ed ora che riusciamo a parlare quasi di tutto con una familiarità sorprendente, ora che ci cerchiamo di continuo, ora che so che la mia fiducia non potrebbe essere meglio riposta, non posso che benedire il giorno in cui abbiamo accettato entrambe di valicare quella soglia così sottile e delicata che si pone fra due persone quando vogliono trasformare il Loro rapporto da un occasionale "conoscersi" ad un più profondo "essere amici".

In realtà so che la rugiada è ancora fresca sul fiore della nostra amicizia, ma non dispero certo per questo, perché so che nessuna pioggia primaverile potrà lavare via ciò che siamo l'una per l'altra.
Ed è per questo che ora sono felice, perché riscopro la bellezza di credere davvero nella lealtà delle persone e nel fatto che siamo tutti diversi, ma che le nostre affinità possono unirci e renderci partecipi delle vite di chi ci circonda.

Il sole splende pallido, ma ce la mette tutta per brillare e l'aria è dolce: sento la stessa frenetica contentezza di quando da bambina correvo a più non posso per il semplice gusto di sentire l'eternità sbattermi contro il sorriso colmo di felicità!











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