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venerdì 24 febbraio 2012

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Per trovare una definizione del Vino Nobile di Montepulciano non c’è nulla di meglio che riferirsi alle parole di Francesco Redi, poeta e naturalista medievale del XVII secolo, che a tal proposito scrisse: “Montepulciano d’ogni vino è Re”. Rosso, corposo e dal carattere deciso, il Montepulciano ha una storia antica ed è stato apprezzato nei secoli per via della sua grande qualità e delle sue caratteristiche organolettiche inimitabili.
A tutto ciò si aggiunge un limitato territorio di produzione, che rende questo vino un prodotto davvero d’elite. Scopriamone dunque insieme storia e particolarità con questa guida.
Nobile di Montepulciano

Vino Nobile di Montepulciano: zona di produzione e origine

Il Nobile di Montepulciano o, almeno, il suo progenitore, viene prodotto in Toscana da tempi antichissimi. Già gli Etruschi producevano vino in queste zone, mentre la prima testimonianza scritta è da riferirsi allo storico latino Livio che, nelle sue “Storie”, riporta come i barbari dalla Gallia furono convinti a varcare le Alpi proprio dopo che fu loro fatto assaggiare il vino qui prodotto! Il primo, vero riferimento al Montepulciano risale comunque all’anno 789, e precisamente in un documento che attestava il lascito di una vigna alle autorità ecclesiastiche locali.
Da allora il Montepulciano attraversò i secoli e la storia, nei quali venne apprezzato da sovrani e nobili non solo italiani, ma anche di nazioni extraeuropee; durante questo periodo si alternarono momenti di grande notorietà ad altri nei quali il vino scivolò in un immeritato oblio. Ma la vera e propria svolta avvenne all’inizio dello scorso secolo quando, precisamente nell’anno 1937, venne fondata la prima cantina sociale che riuniva i produttori del Vino Nobile di Montepulciano.
Da lì a breve e, precisamente, nel 1966, venne riconosciuta al Vino Nobile di Montepulciano l’attestazione DOC (Denominazione di Origine Controllata), mentre il livello più alto in assoluto, ovvero la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG), gli venne assegnata nel 1980. Il Montepulciano è stato, a tal proposito, il primo vino in Italia a conseguire la prestigiosa certificazione DOCG.
Insieme a questo preciso riconoscimento giunse anche un’importante attestazione rappresentata dalla creazione di una nuova DOC, ovvero il “Rosso di Montepulciano”, a distinguere in modo chiaro e definitivo le due tipologie di vino che, per metodologie di produzione ed invecchiamento, spesso si sovrapponevano. Grazie a questa doverosa precisazione, ora i produttori vitivinicoli sono in grado di indirizzare le loro produzioni verso l’una o l’altra delle due tipologie di vino coerentemente con le caratteristiche ambientali, delle uve prodotte e delle operazioni di vinificazione e maturazione.
Il Nobile di Montepulciano viene prodotto in provincia di Siena e precisamente nel territorio del comune di Montepulciano, su colline la cui quota è compresa fra 250 e 600 metri sul livello del mare.

Vitigni utilizzati ed invecchiamento del Nobile di Montepulciano

I vitigni utilizzati per la produzione del Vino Nobile di Montepulciano sono il Sangiovese (che, a Montepulciano, è conosciuto con il nome locale di “Prugnolo Gentile”) e il Canaiolo nero, nonché altri vitigni raccomandati e/o autorizzati per la provincia di Siena ad esclusione della Malvasia del Chianti. Le proporzioni ammesse sono: Sangiovese minimo 70%, Canaiolo Nero ed altri vitigni fino ad un massimo del 20% ciascuno; nel caso di questi ultimi, la percentuale dei vitigni a bacca bianca non deve superare la soglia del 10%.
Secondo il disciplinare di produzione, il Vino Nobile di Montepulciano deve essere sottoposto ad un periodo di maturazione di almeno due anni a partire dal primo gennaio successivo alla vendemmia. Durante questo periodo l’invecchiamento può essere condotto secondo tre diverse modalità:
  • il vino viene fatto maturare per due anni in botti di legno;
  • maturazione per almeno diciotto mesi in legno, mentre i restanti mesi in un altro recipiente;
  • maturazione per almeno dodici mesi in legno, sei mesi in bottiglia e i restanti mesi in un altro recipiente.
Negli ultimi due casi, l’inizio del periodo di maturazione in recipienti di legno deve iniziare entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello della vendemmia.
A seconda del tipo di invecchiamento condotto il vino Nobile di Montepulciano assume caratteristiche organolettiche e, conseguentemente qualitative, significativamente diverse. Il “top” della qualità è senza dubbio rappresentato dal vino “Riserva”: si tratta di un vino prodotto con uve aventi un titolo alcolometrico volumico minimo naturale del 12.5%, che viene fatto affinare per un periodo di almeno tre anni, dei quali sei riservati alla maturazione in bottiglia. Il disciplinare di produzione, infine, consente l’aggiunta fino ad una frazione del 15% di vino proveniente da annate diverse, allo scopo di migliorare la qualità del prodotto.
Il vino è messo in commercio in bottiglie dalla capacità inferiore ai cinque litri, di tipo bordolese (allungate e dal collo corto), di vetro scuro e chiuse con tappi di sughero. Sul mercato si possono trovare anche bottiglie “vecchie” di più di quindici anni: se di buona annata, infatti, il Montepulciano può essere fatto invecchiare per tempi relativamente lunghi, trasformandosi in un prodotto davvero unico.

Caratteristiche organolettiche e chimiche del Nobile di Montepulciano

Il Nobile di Montepulciano si presenta con un bel colore rosso rubino che, con l’invecchiamento, tende ad assumere riflessi granato. Il vino ha un profumo è intenso ed etereo. Il sapore è equilibrato, intenso, asciutto e persistente; in questo complesso armonico possono talvolta spiccare anche le note del legno, di confettura e dei frutti del sottobosco.
Il titolo alcolometrico volumico totale minimo è di 12.5° per il vino Nobile di Montepulciano tout court mentre, per la tipologia denominata “Riserva”, questo deve essere almeno del 13%. L’estratto secco netto minimo è di 23 grammi/litro, mentre l’acidità totale minima consentita è di 4.5 grammi/litro.
Per consultare le migliori annate del Nobile di Montepulciano, dal 1945 ad oggi, è sufficiente consultare il sito http://www.consorziovinonobile.it/104-42/ITA/ANNATE .

Modalità di servizio del Nobile di Montepulciano e abbinamenti

Il vino Nobile di Montepulciano si apprezza al meglio a temperatura ambiente, con temperature comprese fra 18 e 20°C. si consiglia di stappare la bottiglia almeno due ore prima del consumo, in modo tale da permettere al vino di ossigenarsi e di sprigionare i suoi aromi tipici, nonché di consentire la corretta decantazione. Questo vino, per essere apprezzato al meglio in tutte le sue qualità, va servito in bicchieri ampi e dall’imboccatura leggermente convessa, che ne catturano in modo ottimale i profumi.
Il Nobile di Montepulciano è un vino che si abbina in modo sublime agli arrosti ed alle carni sia bianche che rosse, nonché al pollame nobile ed alla cacciagione. Le sue caratteristiche permettono di esaltare al meglio i sapori dei formaggi stagionati come, ad esempio, il pecorino o il Parmigiano Reggiano.

Siti internet di riferimento sul vino Nobile di Montepulciano

Consorzio del Vino Nobile di MontepulcianoRicco e dettagliato sito contenente informazioni sui vini, sui produttori e sul territorio di origine, nonché sui disciplinari di produzione e sulle annate. Contiene inoltre una sezione multimediale ed costantemente aggiornato su eventi, news e manifestazioni legate al vino.
Strada del Vino Nobile di MontepulcianoSito dell’Associazione volta alla promozione del Vino Nobile di Montepulciano, che si occupa della promozione turistica del territorio e dell’enogastronomia locale, offrendo informazioni sui produttori, sulle annate e sulla ricettività turistica.
Sito sul Vino Nobile di MontepulcianoContiene informazioni sul territorio di Montepulciano, modalità di degustazione del Vino Nobile e curiosità, con una sezione dedicata agli eventi in programma sul territorio.
Disciplinare di produzione di Nobile di MontepulcianoLink per la consultazione del disciplinare di produzione del Vino Nobile di Montepulciano DOCG.

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