kasha raffin fierek

venerdì 6 aprile 2012

il mio amato suocero e il suo miele



il mio amato suocero e un apicoltore e fa il miele che e buonissimo...............


Al miele sono tradizionalmente attribuite proprietà più ampie di quelle fino ad ora descritte; quanto di quello che la tradizione ci ha tramandato è oggi confermato dalla moderna scienza dell'alimentazione e dalla medicina? Una parte delle attività tradizionali sono spiegabili in termini più di tipo culturale che medico-scientifico. Il miele, infatti, ha rappresentato, per millenni, l'unico alimento zuccherino concentrato: le sue caratteristiche obiettive di unicità, rarità, elevata attrattività e alto valore alimentare hanno ben presto portato, nella storia dell'umanità, a considerarlo legato alla divinità e ad aggiungere significati simbolici, magici e terapeutici al suo utilizzo in campo umano. Altre attività, invece, sono da ascriversi alla sua composizione zuccherina e comuni, quindi, agli altri alimenti prevalentemente glucidici. Non a caso lo zucchero stesso, nel momento in cui venne introdotto in Europa, veniva considerato come un rimedio da utilizzarsi con cautela, per guarire molte malattie.
La ricchezza del fruttosio conferisce al miele alcune proprietà che gli altri alimenti dolci non hanno. A questo zucchero si deve il maggior potere dolcificante e anche il prolungato effetto energetico del miele: il glucosio viene bruciato immediatamente mentre il fruttosio deve prima subire una piccola trasformazione e resta quindi disponibile per l'organismo un po' più a lungo. Il fruttosio è dotato di proprietà emollienti, umettanti e addolcenti che possono essere utili sia a livello del cavo boccale e della gola che dello stomaco e dell'intestino. Ha un'attività molto blandamente lassativa. E' indispensabile per lo smaltimento delle sostanze tossiche e nocive, derivate dal metabolismo o ingerite dall'esterno, che si accumulano nel fegato. Anche riferendoci alla sola composizione zuccherina troviamo quindi numerosi vantaggi del miele rispetto allo zucchero.
Alcuni usi infine trovano una spiegazione in caratteristiche scientificamente provate del miele ed esclusive di questo alimento. Tra queste ultime l'attività biologica più interessante è quella antibatterica, del miele tal quale (dovuta alla concentrazione zuccherina e al suo pH acido) o disciolto in acqua. Quest'ultima attività veniva riferita col nome generico di "inibina". Si è dimostrato che l'attività antibatterica del miele diluito sarebbe dovuta all'azione della glucoso-ossidasi contenuta. Questo enzima, inattivo nel miele tal quale, produce, in particolari condizioni di diluizione, acqua ossigenata e acido gluconico a partire dal glucosio e sarebbe l'accumulo di acqua ossigenata (che viene successivamente distrutta) a conferire attività antibiotica a soluzioni di miele. Questo meccanismo avrebbe il significato biologico di proteggere dall'attacco microbico il miele in formazione (quando ancora non è efficiente il sistema di inibizione dovuto alla elevata concentrazione zuccherina). Oltre a questo sistema antibiotico, nel miele sono presenti altre sostanze, di natura diversa, che possiedono questo stesso tipo di attività (polifenoli). Questo complesso di sostanze e attività sono alla base di molti degli utilizzi tradizionali casalinghi del miele (per esempio nel caso di malattie da raffreddamento, mal di gola e per gli usi esterni su bruciature, piaghe e ferite).
Molte sono le sostanze che sono state identificate nel miele: non conosciamo ancora tutto, però. Sappiamo, per esempio, che il miele, oltre agli zuccheri contiene un po' tutti gli altri principi alimentari, anche se in quantità piccolissime e tali da non essere quantitativamente importanti sul piano nutrizionale. Sappiamo che contiene acidi, sali minerali, enzimi. Molto poco sappiamo sulle sostanze che derivano dalle piante che hanno prodotto il nettare che sono presenti in piccolissime quantità e che conferiscono al miele le particolari caratteristiche di colore e aroma. Quello che sappiamo, o che intuiamo, sulla composizione del miele e sull'attività dei suoi elementi ci indica che il miele è un alimento complesso, integralmente naturale, che può contribuire a rendere la nostra alimentazione più equilibrata e salutare, anche se non siamo in grado di attribuire a ogni componente una precisa funzione.






ACACIA Da bianco a giallo chiaro - liquido, trasparente tenue floreale Corroborante, disintossicante del fegato, antinfiammatorio della gola, lassativo
AGRUMI
(arancio, limone) Bianco traslucido e panna - cristallizzato variabile caratteristico del fiore di origine, fresco penetrante Antispasmodico, sedativo, combatte l'ulcera
CASTAGNO Da ambra rossiccio brillante ad ambra scuro più o meno opaco - Liquido, trasparente Molto intenso, floreale, balsamico Antispasmodico, astringente: favorisce la circolazione sanguigna; disinfettante delle vie urinarie, azione benefica su reni e fegato
COLZA Bianco grigiastro o ambrato chiarissimo - cristallizzato Forte, di cavoli Disintossicante del fegato
CORBEZZOLO Ambra più o meno scuro con sfumature grigio-verdastre - Cristallizzato fine, cremoso Abbastanza forte, caratteristico, di vegetale, fresco Astringente e diuretico, efficace contro asma e raffreddore da fieno
ERICA Ambra aranciato - Cristallizzato, medio fine Floreale intenso, caratteristico fresco Diuretico, antireumatico, disinfettante delle vie urinarie, antianemico ricostituente
EUCALIPTO Ambra chiaro grigiastro - cristallizzato fine, compatto, adesivo Forte, caratteristico, intenso dei fiori, pungente Anticatarrale, antispasmodico, antiasmatico, calmante della tosse, febbrifugo e antibiotico
FRUTTIFERI (Melo, Pero, Pruno) Ambra chiaro grigiastro o rossiccio - Cristallizzato fine, pastoso, fondente Forte dei fiori di mandorle amare Quello di melo è utile nella ipertensione: emolliente, calmante della tosse
GIRASOLE Giallo dorato - cristallizzato medio fine Leggero di vegetale che ricorda il polline fresco Febbrifugo, ricalcificante delle ossa, efficace contro il colesterolo e le affezioni della milza
LAVANDA Ambra più o meno chiaro con riflessi giallognoli - cristallizzato finissimo, pastoso Intenso aromatico, fresco Analgesico, antispasmodico, antireumatico, battericida, antisettico, digestivo, diuretico, calma le bruciature e le punture di insetti
LEGUMINOSE
(trifoglio, erba medica, lupinella, ginestrino) Da bianco opaco ad ambra chiaro - Cristallizzato fine, pastoso Debole, leggermente floreale con qualche nota di fieno o di cavolo Erba medica: tonificante, antinfiammatorio
Lupinella: stimola l'attività fisica
Trifoglio: forte energetico
MELATA D'ABETE Ambra scuro con riflessi rosso verdastri - Liquido, raramente cristallizzato Intenso, balsamico, resinoso Antisettico polmonare e delle vie respiartorie (bronchiti, tracheiti, riniti, asma, raffreddore, influenza)
RODODENDRO Da bianco a panna - cristallizzato omogeneo come burro Debole floreale, leggermente di vegetale Ricostituente, calmante dei centri nervosi; combatte l'artrite
ROSMARINO Bianco o ambra chiarissimo - Cristallizzato a granulazione fine Tenue ma caratteristico dei fiori d'origine Cura l'insufficenza epatica, la litiasi biliare, la cirrosi, la colite; combatte le astenie e l'affaticamento
TARASSACO Giallo limone vivo, spesso con sfumature grigiastre - Cristallizzato fine, compatto Forte dei fiori, pungente Diuretico, depurativo, astringente e epatoprotettivo
TIGLIO Da ambra chiaro a scuro - Liquido o cristallizzato fine Forte caratteristico leggermente mentolato Sedativo, calmante, espettorante
TIMO Ambra più o meno scuro - cristallizzato a granulazione fine, pastoso, un pò adesivo Forte, balsamico, penetrante, caratteristico dei fiori d'origine Tonico, antisettico, calmante, disinfettante bronchi e intestino; indicato nelle influenze e nelle febbri
MILLEFIORI da bianco a molto ambrato - Solitamente cristallizzato, a seconda della specie floreale dominante E' legato alla specie dominante (di solito molto aromatico in zona alpina mediterranea)





torta al miele

Ingredienti per 4 persone:

Per la torta:
250 gr. di farina
10 cucchiai di latte
50 gr. di burro
30 gr. di zucchero
15 gr. di lievito di birra
mezzo bicchiere id latte
1 limone naturale
1 baccello di vaniglia
sale

Per la copertura di miele:
2 cucchiai di miele di millefiori di toscana
150 gr. di burro
3 cucchiai di panna
150 gr. di gherigli di noce

Per il semifreddo al miele:
1 cucchiaio di miele di fiori di arancia
mezzo litro di panna
5 uova
100 gr. di zucchero
1 baccello di vaniglia





Per l’impasto della torta: mettere la farina a fontana su di un piano liscio e pulito.
Porre al centro, il burro, il latte, il lievito di birra sciolto nel latte tiepido, i semi di baccello di vaniglia (incidendolo con un coltello nel senso della lunghezza), la scorzetta grattata del limone, un pizzico di sale ed amalgamare poco a poco tutti gli ingredienti aiutandosi con una forchetta.
Lavorare con le mani finchè l’impasto non sarà liscio ed elastico.
Mettere a lievitare per circa un’ora in un luogo tiepido.

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