
Generalità
al genere curcuma appartengono circa quaranta specie di piccoli arbusti sempreverdi o vivaci, originari dell'Asia e dell'Australia. C. alismatifolia è originaria dell'India; sviluppa lunghe foglie lanceolate, leggermente rigide, lucide, di colore verde chiaro; in estate, all'apice di fusti alti 60-70 cm, eretti, sbocciano grandi fiori rosati. Queste piante sviluppano rizomi carnosi, che in Asia vengono utilizzati, essiccati e triturati, come colorante e come spezia alimentare. I fiori hanno forma molto particolare, la fioritura dura alcune settimane. La curcuma si coltiva in genere in appartamento, anche se è possibile utilizzarla come una bulbosa estiva, ovvero si può porre a dimora il rizoma in primavera inoltrata, e dissotterrarlo in autunno. I rizomi si coltivano in luogo fresco ed asciutto, con una temperatura minima superiore ai 15°C
Esposizione
la curcuma ha origini tropicali, preferisce quindi temperature minime superiori ai 12-15°C, anche durante i mesi invernali. Preferisce posizioni luminose, ma non direttamente esposte ai raggi solari. Durante i mesi freddi i contenitori si conservano al riparo dal freddo, in luogo fresco ed asciutto.
Annaffiature
questa pianta necessita di un clima caldo umido per svilupparsi; da marzo a settembre-ottobre annaffiare regolarmente e in abbondanza, evitando di lasciare acqua nel sottovaso, e lasciando asciugare leggermente il terreno tra un'annaffiatura e l'altra. Se il clima è molto asciutto si consiglia di vaporizzare periodicamente le foglie. Verso l'inizio dell'autunno le foglie cominciano ad ingiallire, da questo momento si evita di annaffiare la pianta: le foglie disseccheranno ed il rizoma comincia un periodo di dormienza, durante il quale si evitano le annaffiature, e si lascia il vaso in luogo fresco ed asciutto, con temperature superiori ai 15°C. Si ricomincia ad annaffiare quando dal terreno spuntano i germogli delle nuove foglie.
Moltiplicazione
con il passare degli anni le radici rizomatose tendono ad allargarsi ed a formare dei grossi cespi, è possibile asportarne piccole porzioni, da rinvasare singolarmente, che daranno origine a nuove piante.
Terreno
la curcuma si coltiva in terreno soffice e leggero, ricco di materia organica e ben drenato, neutro o leggermente acido.
Parassiti e malattie
in genere queste piante non vengono colpite da parassiti o da malattie, anche se talvolta possono venire colpite dalla cocciniglia; se annaffiate durante i mesi invernali possono venire attaccate dal marciume radicale, che causa rapidamente la morte della pianta

Cos'è la Curcumina? La Curcumina è il principale componente biologicamente attivo del Turmerico. La Curcumina viene estratta e concentrata e con essa vengono effettuati studi e trial clinici per le sue proprietà mediche come trattamento naturale per un gran numero di malattie.
La formula chimica della Curcumina è C21H20O6, è conosciuta anche come diferuloilmetano e la formula di struttura è la seguente:
Quali sono le proprietà farmacologiche e le
azioni ricercate e studiate della Curcumina?
688 studi, oltre 400 dei quali pubblicati negli ultimi quattro anni, confermano le notevoli proprietà anticancerogene, antinfiammatorie e antiossidanti della Curcumina. Negli ultimi anni, l'interesse per il potenziale della Curcumina come agente neuroprotettivo è in aumento.
Diversi ricercatori sono sempre più convinti che la parte più primitiva del sistema immunitario (quella che si manifesta come un'infiammazione), può svolgere un ruolo cruciale in alcune malattie dell'uomo moderno, tra cui le malattie cardiache, il cancro, il diabete e, forse, il morbo di Alzheimer.
Estratto standardizzato Curcumina 95%
L'estratto standardizzato contiene almeno il 95% di curcuminoidi, Curcumina, Demetossicurcumina e Bisdemetossicurcumina, la gamma completa di antiossidanti estratti dalla Curcuma. E' la percentuale esatta utilizzata in numerosi studi clinici.
A differenza di molti altri antiossidanti, i curcuminoidi sono in grado sia di prevenire la formazione di radicali liberi, sia di neutralizzare i radicali liberi già esistenti, e sono considerati efficaci bioprotettori a causa di questa duplice attività.
Capsule da 500 milligrammi
Diversi produttori offrono "1500 mg per dose" e nascondono il fatto che la dimensione della dose prevede 5 capsule da 300 mg. Altri dichiarano di fornire "capsule da 500 mg" ma il formato "c3 complex" o "super Curcumin" contiene solamente 300 mg di Curcumina e 200 mg di Curcuma (che contiene circa il 2% di Curcumina). Purtroppo questi formati sono piuttosto comuni. Per confrontare diversi prodotti, è necessario controllare il contenuto (Curcumina, e non Curcuma), la concentrazione (95%) e la quantità per ogni capsula (500 mg), e non per dose.
La dose consigliata è da una (1) a quattro (4) capsule al giorno, da prendere durante i pasti, per ridurre al minimo eventuali processi infiammatori durante l'ingestione e la digestione.
Non deve essere assolutamente presente nessun additivo per "potenziare" le proprietà, e ridurre quindi la percentuale di Curcumina.
L'uso della piperina (estratta del pepe nero), conosciuta come Bioperine®, è un tentativo per aumentare la biodisponibilità, a spese del rivestimento epiteliale dello stomaco e dell'intestino
Se decidete di usare le capsule, assicuratevi che NON contengano estratti del pepe, nonostante venga dichiarato il "potenziamento" della biodisponibilità.
Le capsule non dovrebbero contenere nemmeno zucchero o altri dolcificanti, niente amido, né sale né sodio, nessun lievito, niente conservanti, niente biossido di silicio, nessun colorante o aroma artificiale, niente riso o latte in polvere.
Quali sono gli effetti collaterali e le interazioni?
La Curcuma è stata usata come condimento in grandi quandità per centinaia di anni senza particolari reazioni avverse. Diversi studi hanno dimostrato che la Curcumina non è tossica per gli esseri umani, fino a 8000 mg/die (16 capsule al giorno).
L'americana FDA (Food and Drug Administration) classifica la Curcuma come sostanza GRAS (General Recognition And Safety), ovvero "Generalmente Riconosciuta Sicura".
Donne in gravidanza, persone con disturbi emorragici, o calcoli biliari, dovrebbero consultarsi col prorpio medico curante, prima di assumere integratori alimentari in quantità superiori a quelle normalmente contenute nei cibi.
Perché la Curcuma e la Curcumina possono apportare benefici per la salute?
Alcune piante producono composti chimici che respingono gli insetti loro nemici. Nel corso degli anni, le piante con la più alta concentrazione di composti chimici che dissuadono dagli attacchi ottengono più successo per merito della loro protezione. Nella naturale perenne interazione tra prede e predatori, gli insetti imparano a digerire la maggior parte delle tossine prodotte dalle piante, per cui le piante evolvono costatemente nuovi composti chimici per scoraggiare la fame dei loro nemici a sei zampe. Il controllo di questi war games tra piante e insetti rappresenta un importante campo di ricerca ecologica. Gli scienziati hanno scoperto che molte sostanze chimiche prodotte dalle piante e dalle radici, non prevengono solamente gli attacchi degli insetti, ma possomo anche curare disturbi e fornire benefici per la salute. Molte culture creano le proprie farmacie botaniche con le piante medicinali ed i rimedi vengono tramandati ai guaritori di generazione in generazione. L'etnobotanica è lo studio degli usi indigeni delle piante. Con l'avvento di sofisticati esami di laboratorio, i biologi stanno scoprendo che molte piante e radici di tutto il mondo possono offrire medicinali di valore.
Qual è la storia di Curcumina e Curcuma?
La Curcuma è un'antica spezia ed un rimedio tradizionale, che è stata usata come medicina in scritti risalenti a oltre 2000 anni fa. Marco Polo, raccontando i suoi viaggi in Cina, descrive la Curcuma nel 13° secolo: "Vi è anche un vegetale, che ha tutte le proprietà del vero zafferano, così come il colore, ma che non è vero zafferano. (La Curcuma) è tenuta in grande considerazione, ed è un ingrediente in tutti i loro piatti". L'elevato grado di riverenza per la Curcuma è stabilito dal fatto che esso è usato in molte culture, ciascuna col proprio nome: birmano: fa nwin. Cinese: wong geung fun, yü chiu. Danese: gurkemeje. Olandese: Geelwortel. Finlandese: keltajuuri. Francese: curcuma, saffron des Indes. Tedesco: gelbwurz, kurkuma. Islandese: turmerik. Italiano: curcuma. Indiano: haldee, haridra, haldi, huldee, huldie. Indonesiano: kunjit, kunyit. Giapponese: ukon. Malese : Kunjit. Norvegese: gurkemeie, Polacco: k lacze kurkumy. Portoghese: açafrão-da-India. Russa: zholty imbir. Spagnolo: azafrán de la India, azafran arabe. Cingalese: kaha. Svedese: gurkmeja. Tamil: munjal. Tailandese: Ka min. Vietnamita: bot nghe
688 studi, oltre 400 dei quali pubblicati negli ultimi quattro anni, confermano le notevoli proprietà anticancerogene, antinfiammatorie e antiossidanti della Curcumina. Negli ultimi anni, l'interesse per il potenziale della Curcumina come agente neuroprotettivo è in aumento.
Diversi ricercatori sono sempre più convinti che la parte più primitiva del sistema immunitario (quella che si manifesta come un'infiammazione), può svolgere un ruolo cruciale in alcune malattie dell'uomo moderno, tra cui le malattie cardiache, il cancro, il diabete e, forse, il morbo di Alzheimer.
Estratto standardizzato Curcumina 95%
L'estratto standardizzato contiene almeno il 95% di curcuminoidi, Curcumina, Demetossicurcumina e Bisdemetossicurcumina, la gamma completa di antiossidanti estratti dalla Curcuma. E' la percentuale esatta utilizzata in numerosi studi clinici.
A differenza di molti altri antiossidanti, i curcuminoidi sono in grado sia di prevenire la formazione di radicali liberi, sia di neutralizzare i radicali liberi già esistenti, e sono considerati efficaci bioprotettori a causa di questa duplice attività.
Capsule da 500 milligrammi
Diversi produttori offrono "1500 mg per dose" e nascondono il fatto che la dimensione della dose prevede 5 capsule da 300 mg. Altri dichiarano di fornire "capsule da 500 mg" ma il formato "c3 complex" o "super Curcumin" contiene solamente 300 mg di Curcumina e 200 mg di Curcuma (che contiene circa il 2% di Curcumina). Purtroppo questi formati sono piuttosto comuni. Per confrontare diversi prodotti, è necessario controllare il contenuto (Curcumina, e non Curcuma), la concentrazione (95%) e la quantità per ogni capsula (500 mg), e non per dose.
La dose consigliata è da una (1) a quattro (4) capsule al giorno, da prendere durante i pasti, per ridurre al minimo eventuali processi infiammatori durante l'ingestione e la digestione.
Non deve essere assolutamente presente nessun additivo per "potenziare" le proprietà, e ridurre quindi la percentuale di Curcumina.
L'uso della piperina (estratta del pepe nero), conosciuta come Bioperine®, è un tentativo per aumentare la biodisponibilità, a spese del rivestimento epiteliale dello stomaco e dell'intestino
Se decidete di usare le capsule, assicuratevi che NON contengano estratti del pepe, nonostante venga dichiarato il "potenziamento" della biodisponibilità.
Le capsule non dovrebbero contenere nemmeno zucchero o altri dolcificanti, niente amido, né sale né sodio, nessun lievito, niente conservanti, niente biossido di silicio, nessun colorante o aroma artificiale, niente riso o latte in polvere.
Quali sono gli effetti collaterali e le interazioni?
La Curcuma è stata usata come condimento in grandi quandità per centinaia di anni senza particolari reazioni avverse. Diversi studi hanno dimostrato che la Curcumina non è tossica per gli esseri umani, fino a 8000 mg/die (16 capsule al giorno).
L'americana FDA (Food and Drug Administration) classifica la Curcuma come sostanza GRAS (General Recognition And Safety), ovvero "Generalmente Riconosciuta Sicura".
Donne in gravidanza, persone con disturbi emorragici, o calcoli biliari, dovrebbero consultarsi col prorpio medico curante, prima di assumere integratori alimentari in quantità superiori a quelle normalmente contenute nei cibi.
Perché la Curcuma e la Curcumina possono apportare benefici per la salute?
Alcune piante producono composti chimici che respingono gli insetti loro nemici. Nel corso degli anni, le piante con la più alta concentrazione di composti chimici che dissuadono dagli attacchi ottengono più successo per merito della loro protezione. Nella naturale perenne interazione tra prede e predatori, gli insetti imparano a digerire la maggior parte delle tossine prodotte dalle piante, per cui le piante evolvono costatemente nuovi composti chimici per scoraggiare la fame dei loro nemici a sei zampe. Il controllo di questi war games tra piante e insetti rappresenta un importante campo di ricerca ecologica. Gli scienziati hanno scoperto che molte sostanze chimiche prodotte dalle piante e dalle radici, non prevengono solamente gli attacchi degli insetti, ma possomo anche curare disturbi e fornire benefici per la salute. Molte culture creano le proprie farmacie botaniche con le piante medicinali ed i rimedi vengono tramandati ai guaritori di generazione in generazione. L'etnobotanica è lo studio degli usi indigeni delle piante. Con l'avvento di sofisticati esami di laboratorio, i biologi stanno scoprendo che molte piante e radici di tutto il mondo possono offrire medicinali di valore.
Qual è la storia di Curcumina e Curcuma?
La Curcuma è un'antica spezia ed un rimedio tradizionale, che è stata usata come medicina in scritti risalenti a oltre 2000 anni fa. Marco Polo, raccontando i suoi viaggi in Cina, descrive la Curcuma nel 13° secolo: "Vi è anche un vegetale, che ha tutte le proprietà del vero zafferano, così come il colore, ma che non è vero zafferano. (La Curcuma) è tenuta in grande considerazione, ed è un ingrediente in tutti i loro piatti". L'elevato grado di riverenza per la Curcuma è stabilito dal fatto che esso è usato in molte culture, ciascuna col proprio nome: birmano: fa nwin. Cinese: wong geung fun, yü chiu. Danese: gurkemeje. Olandese: Geelwortel. Finlandese: keltajuuri. Francese: curcuma, saffron des Indes. Tedesco: gelbwurz, kurkuma. Islandese: turmerik. Italiano: curcuma. Indiano: haldee, haridra, haldi, huldee, huldie. Indonesiano: kunjit, kunyit. Giapponese: ukon. Malese : Kunjit. Norvegese: gurkemeie, Polacco: k lacze kurkumy. Portoghese: açafrão-da-India. Russa: zholty imbir. Spagnolo: azafrán de la India, azafran arabe. Cingalese: kaha. Svedese: gurkmeja. Tamil: munjal. Tailandese: Ka min. Vietnamita: bot nghe
Un nuovo composto a base di curcumina, una spezia caratteristica della cucina indiana - si è dimostrata efficace contro la patologia infiammatoria le UVEITI .
Si chiama curcumina ed è il pigmento giallo della
più importante spezia della cucina indiana (la curcuma, che è anche uno dei
componenti principali del curry). Ora, uno studio tutto italiano mostra che un
complesso brevettato di curcumina e fosfatidilcolina di soia è efficace nel nel
ridurre la frequenza e la gravità delle recidive in pazienti con UVEITI
anteriori ricorrenti (nota anche come irite) una patologia infiammatoria che
interessa la parte anteriore dell’occhio, che in alcuni casi può portare alla
cecità.Il composto è stato testato su 106 pazienti con uveite. Dai risultati,
pubblicati su Clinical Ophthalmology (leggi lo studio) è emerso che a un anno
solo 19 (18%) pazienti hanno avuto recidive. È stato inoltre osservato un
miglioramento di alcuni sintomi come dolore oculare e visione sfuocata, mentre
l’86% dei pazienti ha riferito un benessere sistemico soggettivo sviluppatosi
progressivamente dopo 4-6 settimane di trattamento.
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